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Grazie all’ausilio di tecniche alpinistiche e personale altamente specializzato che le utilizza con successo da anni, la nostra ditta è in grado di offrire un servizio rapido ed efficace nel campo della manutenzione degli edifici civili o di qualsiasi altra struttura verticale.

Come visibile dalle foto della “Gallery”, le nostre possibilità di intervento sono molto ampie e comprendono, con risultati documentati, sia lavori di modesta entità che interventi radicali, quali manutenzioni di intere facciate; in tutti i casi i tempi e quindi i costi risultano più contenuti rispetto ai sistemi tradizionali.

Dal 2002 è entrata a far parte dello staff della Edil Jump e della famiglia, essendo mia moglie, l’architetto Francesca Vattuone, che utilizzando le nostre metodologie è in grado di raggiungere punti altrimenti inaccessibili e realizzare una specifica diagnosi del degrado sulla base della quale elaborare un dettagliato capitolato dei lavori e computo metrico o comunque decidere gli interventi più appropriati allo specifico caso.

Sicurezza e Qualità

Già da prima dell’entrata in vigore del vigente Decreto Legislativo 81/2008, la Edil Jump ha sempre messo al primo posto la sicurezza dei suoi operatori, i quali infatti hanno frequentato con profitto il primo corso teorico pratico tenutosi in Liguria per operatori su fune e preposti dove il docente era il nostro titolare abilitato alla formazione come previsto dalle linee guida, in collaborazione con la Scuola Edile Genovese e il CPTA.

Gli interventi da noi realizzati sono tutti eseguiti direttamente dai nostri dipendenti i quali sono regolarizzati come “operai specializzati”, lavorano con noi da anni e sono costantemente in regola con i corsi di aggiornamento come previsto dalle vigenti normative.

La qualità dei nostri interventi e l’esperienza specifica nel settore dei lavori in quota sono comprovate da più di un ventennio di lavori a Genova e in Liguria, durante il quale abbiamo risolto i quotidiani problemi degli amministratori condominiali e quelli più specifici di edifici religiosi ed enti quali, Enel, Autostrade, Grandi Stazioni, catene di alberghi etc.

I campi di applicazione delle nostre tecniche sono talmente vasti e in continua evoluzione che Vi consigliamo di chiedere consiglio ai tecnici della Edil Jump.

Storia della EdilJump ed evoluzione della normativa italiana

La ditta Edil Jump nasce nel 1995 dal connubio tra la mia passione per la montagna e le conoscenze nel campo dell’edilizia; i primi lavori realizzati erano piccoli interventi quali la sostituzione di un tubo o la rimozione di intonaco pericolante ma già dopo poco tempo, grazie all’esperienza maturata, l’evoluzione sia delle lavorazioni che delle tecniche su corda ci ha permesso di realizzare lavori sempre più articolati e anche i dispositivi per la sicurezza utilizzati, ai tempi direttissimi discendenti delle tecniche speleo alpinistiche, subiscono quelle piccole trasformazioni che li porteranno ad essere omologati come veri e propri attrezzi da lavoro.

Già dopo i primissimi anni di attività comprendo, insieme al collega e amico Marcos Fontanarossa, che la spettacolarità del nostro lavoro ci espone alla curiosità e alle domande di chi ai tempi non conosceva questa tipologia di intervento; la necessità da parte nostra di rispondere alle richieste dei clienti in relazione ai riferimenti normativi, all’epoca quasi inesistenti, ci porta a chiedere aiuto all’amico Geom. Antonino Rando, professionista della sicurezza ed espertissimo speleologo, al fine di realizzare uno specifico piano della sicurezza esclusivamente per operatori su corda.
Una volta redatto questo specifico piano e averlo sviluppato ed esposto al collegio dei Geometri e alle associazioni degli Amministratori Condominiali, è stato anche presentato al Dottor Piccardo della Asl genovese come Associazione degli Operatori Edili su Corda (ASOPEC) formata dalle prime dieci ditte presenti sul territorio, al fine di ottenere un parere dagli Enti preposti in riferimento alle normative vigenti.
La Asl genovese esprime parere positivo valutando che lo stesso non contrasta con nessuna delle vigenti leggi sulla sicurezza e consigliandoci inoltre di presentare tutta la documentazione presso il Ministero del Lavoro a Roma.

Nel 1997 io e il mio collega chiediamo alla Commissione Permanente del Ministero del Lavoro che sia ufficializzato un percorso di formazione e di abilitazione per la nostra tipologia d’intervento; dopo un lungo iter burocratico, nel 1998 prende il via la Sottocommissione del Ministero del Lavoro, la quale seguendo le Linee Guida europee e grazie alla nostra collaborazione insieme ai Vigili del Fuoco, alle Guide Alpine e all’Ispesl, dopo 6 anni definisce la stesura delle Linee Guida che sfoceranno nella redazione del primo Decreto Legislativo sui “Lavori in quota”, ossia il numero 235 dell’8 luglio 2003.

In conseguenza a quanto sopra esposto, all’entrata in vigore della legge, ci vengono affidate le docenze (come previsto dalla legge) dei primi corsi per i lavori in quota tenuti in Liguria.

Ancora oggi collaboriamo con le Ditte produttrici di attrezzature per i lavori su corda per tutto quello che concerne gli specifici D.P.I. utilizzati per il nostro lavoro.